Discorso di Nucara a Cosenza.
Ammalati del morbo degli ideali e delle idee.
Il governo centrale rispetti la Calabria

"Non pretendiamo di essere rivoluzionari ma non siamo sicuramente SUDditi"

Discorso tenuto a Cosenza, 1° ottobre 2011

di Francesco Nucara

Su un giornale calabrese, in un elzeviro, “Luna Rossa”, l’autore sostiene che il sottoscritto è con un piede nella tomba e con un altro nei possedimenti di Berlusconi. Conoscendo l’autore, uomo di grande cultura, abbiamo motivo di ritenere che il suo scritto sia stato vergato nel pomeriggio, dopo un’abbondante libagione.
I piedi ce li abbiamo, suo malgrado, tutti e due ben piantati per terra e sempre nel Partito Repubblicano Italiano fin dalla nostra giovinezza. Non conosciamo possedimenti se non quelli ricoperti di sola EDERA.
In Calabria, ma credo in tutta Italia, si dice che il cane abbaia alla luna, e se la luna è rossa, come pretenderebbe l’elzeverista, abbaia più volte.
Precisiamo comunque che la giornata di oggi non è, non deve essere, e non può essere una giornata di propaganda.
Questa manifestazione serve per dire ai calabresi quanto è stato fatto in poco più di un anno dalla giunta Scopelliti che, a parte i tanti guai politici, finanziari, strutturali e via discorrendo della precedente giunta, si è trovata al centro di un vero e proprio tsunami che ha condizionato pesantemente la politica nazionale del nostro governo e ha riversato, magari in modo simmetrico, tanti sacrifici sulle popolazioni, quando la gestione delle risorse e dei sacrifici doveva essere fatta in modo asimmetrico sulla base delle risorse di cui poteva disporre ogni Ente Locale, Regione compresa.
E allora è inutile affermare che la luna di miele è finita, cari amici della cosiddetta sinistra, perché la sinistra non esiste più. Per noi esistono i problemi delle popolazioni che governano e null’altro. E siamo noi, di questa maggioranza, impegnati a risolverli questi problemi.
Altro che destra e sinistra. Mi sembra la canzone di Gaber: “La doccia è di sinistra, il bagno è di destra”. C’è poco da scherzare amici del PD. Se anche voi, come io credo, avete a cuore i problemi della gente, aiutateci a risolverli: ve ne saremo grati e insieme a noi vi saranno grati i calabresi.
Scopelliti ha fallito sulla Sanità? Scopelliti si sta caricando di un onere pesante costituito dall’eredità della giunta precedente e, tanto per essere chiari, anche dall’eredità della giunta precedente quella di Loiero.
Scopelliti non è stato beatificato e quindi non ha fatto e non può fare miracoli. Il miracolo, se così si può dire, è il suo costante impegno e, se si commettesse qualche errore, aiutiamolo a correggerlo. Non altro.
Qualche mese prima della campagna elettorale del 2010, l’allora governatore propose un piano di rientro da organizzare e realizzare da subito. In quel “qualche mese” ci fu l’aumento del debito perché mai come in quel periodo la sanità calabrese fu utilizzata a fini politico-elettorali. Vogliamo pochi ospedali ma efficienti in cui la gente di altre regioni vada a curarsi, “venga” a curarsi in ospedali calabresi. Questo deve essere l’obiettivo della ristrutturazione sanitaria.
Altra inutile e sciocca polemica di questi giorni attiene all’utilizzo dei fondi europei.
Non nascondiamo le carenze che ci sono state e che permangono. Compito di Scopelliti sarà quello di rimuovere le incrostazioni che si sono create in questi anni e, se necessario, procedere ad una vera e propria rivoluzione dell’assetto burocratico regionale. Se la burocrazia non risponde agli obiettivi politici, va cambiata. Senza remore!
Secondo il recentissimo rapporto Svimez, non è certamente la Calabria l’ultima delle regioni per quanto riguarda impegni e pagamenti del Piano Operativo Regionale. Secondo un’indagine del 2009 della Direzione generale della Politica regionale della UE, alcune regioni tra cui la Calabria hanno dato risposta inefficace per il piano di Convergenza.
Per l’appunto siamo nel 2009 e Scopelliti era sindaco di Reggio Calabria.
Altri avevano l’onere politico di correggere i guasti che invece alimentavano.
Passiamo alle carenze del Governo Nazionale.
Prodi nel 2006 aveva detto che la Calabria sarebbe stata la figlia prediletta del suo Governo, appena insediatosi a Palazzo Chigi la Calabria miracolosamente divenne la “figlia maledetta”. La Calabria non è all’attenzione nemmeno di questo governo. E ciò rende più difficile il compito di Scopelliti. Dobbiamo reclamare con forza l’accelerazione dei lavori della Salerno-Reggio Calabria, della S.S.106, dell’alta velocità Battipaglia-Reggio Calabria o quanto meno dell’alta capacità e daremo un senso anche alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Scopelliti si sta battendo perché non venga stravolta dall’Unione Europea l’ipotesi del corridoio 1. Non serve attaccare il Governo Nazionale. Serve invece sostenere Scopelliti in questa sua battaglia.
Dobbiamo avere una visione “alta” della politica e del ruolo che ciascuno di noi esercita nella società.
Richiamiamo con forza anche emblematica i nostri diritti finanche con l’atavica dipendenza dai governi. Di tutti i governi. Non l’accetteremo mai più. Neanche quando di questi governi siamo alleati. Il Presidente Scopelliti rappresenta istituzionalmente tutti i calabresi. Di’ a loro sempre la verità. Caro Presidente, insegniamo a tutti che i diritti possono essere reclamati con forza quando si adempiono i propri doveri. Da mazziniani ti siamo grati per questo compito che stai svolgendo. I doveri prima dei diritti. Siamo colpiti dal morbo degli ideali e delle idee. Una malattia da cui non si guarisce ma che ci rende immortali, come ho avuto modo di verificare ieri sera a Ravenna festeggiando un repubblicano ultra-centenario.

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